Una storia di successi lunga 5 decenni
Nebbiosa giornata di novembre 1969 nella Fischerstraße a Düsseldorf: è qui che ha inizio la storia di successi del boot Düsseldorf. 34.000 visitatori affollano il padiglione nei sei giorni del salone nautico, è nato il boot. Il direttore del salone Kurt Schoop compie un vero e proprio colpaccio quando coinvolgendo il giornalista esperto di nautica Horst Schlichting istituisce il primo salone nautico continentale. Partecipano solo 116 espositori provenienti da sette nazioni, ma i cittadini di Düsseldorf sono entusiasti dell’offerta della “loro” NOWEA (Nordwestdeutsche Ausstellungsgesellschaft, l’ente fieristico della Germania nordoccidentale), il nome originario della Fiera di Düsseldorf. Vedere delle barche in un padiglione è davvero un evento sensazionale per quei tempi. Già l’anno seguente le aziende partecipanti sono 183, provenienti da 25 Paesi, su una superficie espositiva raddoppiata e la domanda dei costruttori cresce enormemente anche negli anni successivi. Sin dall’inizio il boot attira un grande pubblico con un elevato valore di attenzione mediatica. Nella seconda edizione il boot passa sotto il patrocinio di Willi Weyer, ministro dell’Interno del Nord-Reno Westfalia.
A partire dal 1972, anno in cui la fiera si trasferisce nel nuovo quartiere fieristico all’avanguardia nella zona nord di Düsseldorf in prossimità dell’aeroporto, il boot si svolge ogni anno a gennaio. In quanto primo evento dell’anno, il boot inaugura pertanto la nuova stagione fieristica. La sua durata viene estesa a nove giorni, ossia due fine settimana, e sia gli espositori che i visitatori dimostrano di apprezzare a pieno il cambiamento. 307 aziende espositrici, provenienti da 41 nazioni, accolgono su una superficie espositiva di oltre 50.000 metri quadrati ben 85.751! visitatori presso i loro stand. Per la prima volta viene allestito un ampio campo di regata per le barche a vela. Nel padiglione bambini e principianti possono approcciarsi alla vela.
Il boot si rivela un vero e proprio trend setter e nel 1973 presenta durante il salone le prime tavole da surf.
Nel 1974 il boot scopre il fascino delle regate estive e inizia così la partnership con la tradizionale settimana velica Travemünder Woche.
Il 1976, l’anno dei Giochi Olimpici estivi di Montreal, è anche l’anno in cui nascono le partnership internazionali. Il Canada diventa il primo paese partner del boot.
Nel 1977 è la volta della Gran Bretagna, nazione che vanta una lunga tradizione marinara, e il boot compie un altro salto di qualità raggiungendo la cifra di 208.000 visitatori.
Dopo dieci anni di edizioni fortunate del boot, di un rapido incremento del numero di visitatori e della superficie espositiva scatta anche al boot l’entusiasmo per il sempre più popolare sport subacqueo. Per il decimo anniversario del salone, la società Preussag AG di Hannover costruisce una torre di immersione per il padiglione dedicato allo sport subacqueo. Il paese partner di quell’anno è l’Italia.
Il 1980 è segnato dall’arrivo nel quartiere fieristico di “Big Willi”, il collega più forzuto della fiera, che da quell’anno si occupa di tirare fuori dall’acqua le imbarcazioni da esporre al boot. La gigantesca gru di colore arancione, dal peso di 84 tonnellate, riesce a sollevare dalle acque del Reno barche che pesano fino a 100 tonnellate.
Nel 1981, per la prima volta, un visitatore di sangue reale onora il boot con la sua presenza: il Principe Henrick di Danimarca visita il salone nautico in rappresentanza della sua nazione.
Nell’edizione 1983 al boot è dedicato il brano “boot Düsseldorf – Ahoi”. Günter Bockelmann, cantante simbolo della canzone marinara soprannominato “Hein Mück aus Bremerhaven”, esegue per la prima volta il brano sul veliero a quattro alberi “Passat” in occasione della Travemünder Woche del 1983. Il singolo su vinile esce per il boot 1984.
Il secondo visitatore di sangue reale arriva nel 1985: Juan de Bourbon Conde de Barcelona, meglio noto come padre dell’allora re Juan Carlos, visita il boot in rappresentanza della Spagna, nazione partner di quell’anno.
Nel 1987 il boot riceve un tocco di glamour hollywoodiano: Melina Mercouri, attrice e allora ministro in carica della cultura greca rappresenta il paese partner del boot e tiene a battesimo lo yacht a vela “Container” con cui Udo Schütz vincerà più avanti l’Admirals Cup.
Ancora una volta un reale di alto profilo è ospite del boot: il Principe Harald, l’attuale re di Norvegia, rappresenta il paese partner a Düsseldorf nel 1988.
Il mondo della subacquea si sente ormai di casa a Düsseldorf e Hans Hass, pioniere nelle riprese subacquee e oceanografo, festeggia il suo 70° compleanno nel corso della 20sima edizione del boot nel 1989. Ha inizio l’impegno del boot a favore dell’ambiente. Viene conferito per la prima volta il premio Willi-Weyer per la tutela ambientale, con una dotazione di 28.000,00 marchi tedeschi. Quell’anno il paese partner è l’Austria. Hans-Joachim Kulenkampf, conduttore televisivo cult naturalizzato austriaco, è ospite del salone nautico e il famoso artista austriaco Friedensreich Hundertwasser dipinge una randa per il boot. Questa verrà poi venduta all’asta durante il salone per 50.000,00 marchi tedeschi, cifra devoluta a favore del Centro del Parco Nazionale Wattenmeer del World Wide Fund for Nature (WWF) di Wilhelmshaven. Il presidente fondatore del WWF, il Principe Bernhard d’Olanda, prende personalmente in consegna l’assegno della donazione.
Nel 1991 il paese partner del boot è l’Italia, che fa al salone nautico un regalo particolarmente affascinante. Il suono impareggiabile del violino originale del “violinista del diavolo” Niccolò Paganini, arrivato dal Museo di Genova, accompagna l’apertura del salone nautico. Con il Jongert 2900 S, il salone mette in mostra per la prima volta uno yacht di 29,40 metri con un peso di 90 tonnellate.
Ancora una volta c’è del sangue blu a Düsseldorf: il terzo rampollo della regina Elisabetta, il principe Edward, rappresenta il paese partner nel 1992. La Gran Bretagna diventa pertanto partner del boot per la seconda volta. Dopo la loro ultima circumnavigazione del globo Rollo Gebhardt e Angelika Zilcher espongono la loro “Solveig IV” e s’impegnano in una campagna mediatica di ampia portata per la salvaguardia dei delfini, una pietra miliare delle iniziative a favore della tutela ambientale e del mare al boot.
Il 25° anniversario del boot Düsseldorf viene celebrato degnamente: partner del boot è il Principato di Monaco, “piccolo gioiello della Costa Azzurra”. Il principe Ranieri regala al boot un’àncora storica del XVIII sec., che occupa ancora oggi un posto al centro dell’area fieristica nella rotonda del padiglione 4. La trasmissione “Aktuelle Sportstudio” dell’emittente ZDF fa tappa a Düsseldorf e mostra gli illustri ospiti, quali il principe Alberto di Monaco, che di lì a poco avrebbe partecipato alle gare di bob alle Olimpiadi di Lillehammer in Norvegia, la campionessa mondiale di surf Sabine Müller e i vincitori dell’Admirals Cup 1993. Anche la fiamma olimpica fa una piccola deviazione di percorso passando per Düsseldorf e porta agli espositori i saluti olimpici fin dentro i padiglioni. Hans Hass festeggia il suo 75° compleanno al boot e il suo concorrente francese Jacques-Yves Cousteau visita per la prima volta il centro di immersione.
Nel 1995 il boot diventa un vero e proprio raduno di VIP ed è molto apprezzato per il suo tocco glamour: re Alberto II del Belgio è presente in realtà in incognito, ma viene ovviamente riconosciuto e alla fine accetta di buon grado le foto della sua visita nei padiglioni fieristici. Il velista scrittore Jimmy Cornell presenta il suo bestseller “World Cruising Routes”. Partecipano i circumnavigatori Wilfried Erdmann, Rollo Gebhardt e Burkhard Pieske, i surfisti di classe mondiale e star dell’olimpo del surf Robby Naish e Björn Dunkerbeck, il miglior nuotatore tedesco Michael Groß, l’attore Dieter Krebs nonché le star della scena Schlager Heino e Howard Carpendale.
Nel 1996, per la prima volta, sono partner del boot i due Länder federali molto apprezzati per gli sport acquatici, Brandeburgo e Mecklenburg-Vorpommern. Il salone raggiunge un risultato record con 1.607 espositori. Anche il re del Belgio è presente ancora una volta come semplice ospite.
Il 1997 non è un anno celebrativo per il boot, ma la Fiera di Düsseldorf compie 50 anni. Anche al boot, la prima fiera dell’anno celebrativo, si festeggia alla grande: per le persone che compiono gli anni l’ingresso è gratuito insieme a un accompagnatore; Gran Canaria, paradiso del surf e isola partner di quell’anno, mette in palio una barca a vela Dehler del valore di 70.000,00 marchi tedeschi. Ancora una volta l’impegno ambientale occupa un posto centrale al salone nautico: il boot ospita l’evento inaugurale dell’”Anno del Reef”. Per la prima volta il padiglione è riservato all’esposizione degli superyacht con un’ampia partecipazione internazionale. In preparazione dei Giochi Olimpici di Sydney s’instaura una cooperazione ufficiale tra l’associazione dell’industria della plastica, la federazione velica tedesca (Deutsche Seglerverband) e la federazione di canottaggio tedesca (Deutsche Ruderverband).
All’insegna del motto “I mari del mondo – un’eredità per il futuro”, di nuovo un tema ambientale interessante, Lisbona diventa partner del boot con l’EXPO 98 dedicata al tema degli Oceani. Giungono a Düsseldorf sette grandi yacht superiori ai 25 m di lunghezza. Il più grande di questi è il leggendario “Golden Eye” da 35,5 metri. Durante il tentativo di sollevarlo dal Reno, si rompe una cinghia della gru “Big Willi” e lo yacht di lusso cade al suolo da un’altezza di 60 centimetri. Grazie a nuove cinghie si riesce a sollevarlo nuovamente un’ora dopo e a trasportarlo nel padiglione su un mezzo per trasporti eccezionali. Il padiglione degli superyacht rende possibile anche questo: oltre a numerose personalità del mondo della vela, della subacquea e del surf, il boot vede per la prima volta anche la presenza del principe Souheil Bin El-Maktum e dello sceicco Sultan Bin Khalifa Al-Nahyan provenienti dagli Emirati Arabi Uniti.
La 30° edizione del boot vede la presenza di reali speciali: nel 1999 il paese partner è la Svezia e gli ospiti d’onore sono il re Carlo XVI Gustavo e la regina Silvia, che presso il Luisengymnasium di Düsseldorf ha conseguito la licenza liceale. Tra gli ospiti di nuovo Hans Hass, che festeggia a Düsseldorf i suoi 80 anni.
Il nuovo millennio inizia al boot all’insegna della sportività: sono alle porte i Giochi Olimpici di Sydney, che diventano il tema dominante del boot. Nasce un centro olimpico in cooperazione con l’industria della plastica che fornisce il materiale per la costruzione delle barche a vela e da canottaggio. Gli alunni delle scuole del Nord-Reno Westfalia hanno l’opportunità di partecipare al progetto “Traumstart 2000” promosso dall’emittente WDR, dalle Casse di Risparmio della Città e dal boot. Sono 3.000 i sogni e le fantasie rappresentati in immagini, storie e poesie che partecipano al progetto. Grazie all’impegno dei bambini, le Casse di Risparmio sono in grado di consegnare al Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) un generoso assegno di 50.000,00 marchi tedeschi a favore di un progetto in Kosovo. La star tra gli yacht è la barca a vela da crociera Jongert da 34 metri e 125 tonnellate di peso a chiglia pieghevole.
Nel 2001 gli yacht di lusso traslocano nel nuovo e luminoso padiglione 6, una location che suscita l’entusiasmo degli esperti. Per l’apertura presenziano al “varo” molti atleti delle discipline acquatiche olimpiche e paraolimpiche. Anche quell’anno, in rappresentanza dei grandi yacht superiori a 30 metri, vengono esposti la barca a vela da crociera “Dat Helja” (Croazia) e lo yacht a motore “Mangusta” (Francia), rispettivamente da 34,85 m e 33,5 m.
Nel 2002 la Fiera di Düsseldorf amplia le infrastrutture di servizio per i visitatori del boot. Si aggiungono il forum sulla canoa nonché i centri per i pescatori principianti e sportivi. Oltre ad atleti di spicco degli sport acquatici si registra la presenza di re Alberto e dello chansonnier Udo Jürgens.
Nel 2003 le condizioni meteo sono particolarmente difficili. La portata di piena del Reno è estrema e il fiume viene chiuso alla navigazione per diversi giorni. Alcuni grandi yacht non riescono a raggiungere il salone in tempo utile. Per la prima volta, tutti e 17 i padiglioni fieristici sono occupati dal boot. Come nei due anni precedenti il boot è inaugurato dal sindaco di Düsseldorf Joachim Erwin.
Bizze del tempo: dopo le piene dell’anno precedente, nel 2004 il livello del Reno è estremamente basso, ma grazie a pontoni e spintori i grandi yacht riescono a raggiungere l’area fieristica per tempo. Il salone è aperto da Wolfgang Clement, ministro federale dell’economia. L’ospite reale presente quell’anno è il principe Laurent, di nuovo un belga. Partecipa anche la vincitrice olimpica e leggenda della canoa Birgit Fischer. Sul tunnel dei visitatori l’ente del turismo del Mecklenburg-Vorpommern espone una foto panoramica lunga 210 metri, che si estende dal palazzo della Fiera fino all’ingresso nord, ed entra così nel Guiness dei primati. In quanto CEO di Messe Düsseldorf, Werner M. Dornscheidt è per la prima volta responsabile del boot.
LTU, partner del boot 2005 e l’allora sponsor della “LTU Arena”, garantisce lo spettacolo musicale grazie alle esibizioni di Heino, Guildo Horn e Peter Maffay. Tra gli altri visitatori illustri del boot spiccano ad esempio Heinz-Harald Frentzen, ex pilota di Formula 1, la canoista Birgit Fischer, la campionessa di salto in alto Heike Henkel e Peer Steinbrück, ministro presidente della regione Nord-Reno Westfalia.
Nel 2006 arriva a Düsseldorf il “Catwalk”, lo yacht più grande mai esposto in un padiglione. L’agile gattino misura ben 41 metri e costituisce pertanto una vera attrazione per i media. Il professore Bertold Beitz, presidente della Fondazione Krupp, a 93 anni è nominato presidente onorario del boot, che ha affiancato e sempre sostenuto attivamente sin dal 1969. Ancora una volta, la schiera di VIP presenti a Düsseldorf è ampia: lo sceicco Hassan Al Thnai, fratello del sovrano del Qatar, il conduttore Frank Elstner, il pilota automobilistico Ralf Schumacher, la leggenda radiofonica Manni Breukmann nonché il telecronista Ulli Potofski.
Per la prima volta il boot presenta tesori classici e antichi. Il Classic Forum debutta a Düsseldorf nel 2007. Le sue “imbarcazioni d’epoca” offrono un bel contrasto rispetto ai fiammanti yacht moderni. I circa 150 convegni ed eventi durante il boot rappresentano un nuovo record. Tra questi, “boot meets school”, una nuova campagna promossa dal boot per le scuole di Düsseldorf. Oltre 700 alunni hanno la possibilità di approfondire le conoscenze sul mondo degli sport acquatici.
In vista dei Giochi Olimpici, nel 2008 approda al boot la città cinese di Qingdao. Una cifra record di 43 yacht raggiungono autonomamente il Salone. Il Fortuna, società calcistica storica di Düsseldorf, incontra il Bayern Monaco in una partita amichevole indossando per la prima volta la maglia con il logo del boot. Appassionanti anche le gare delle campionesse mondiali di rugby subacqueo. “Mr. boot”, il direttore Abdul-Rahman Adib va in pensione dopo aver diretto il boot per 30 anni.
Ed ecco un altro anniversario da festeggiare: il boot Düsseldorf conta ormai quattro decenni ed è fresco e pimpante come il primo giorno. Nel 2009 si verifica anche un cambio della guardia al vertice del boot, Goetz-Ulf Jungmichel diventa il nuovo direttore.
Il boot consente di avere una visione globale: “Vivere gli sport acquatici a 360°” è il motto dell’edizione 2010. 14 mondi tematici permettono al visitatore di immergersi profondamente nell’universo degli sport acquatici. Il Beach World si amplia per accogliere nuove discipline sportive, quali lo Stand-Up-Paddling e lo skimboarding. Il centro subacqueo mette a disposizione una seconda vasca per le immersioni. L’aula scolastica marittima per gli alunni, organizzata dai collaboratori dell’Aquazoo Löbbecke Museum di Düsseldorf, consente ai bambini di familiarizzare con l’habitat marino. Il Captains Day pone al centro dell’attenzione la promozione di giovani atleti. Tra i sostenitori di spicco vi sono ex atleti famosi, quali la campionessa di salto in lungo Ulrike Nasse-Meyfarth, l’altista Heike Henkel e il nuotatore Christian Keller.
Nel 2011 il settore si vivacizza, il che si traduce in un forte incremento della domanda di spazi espositivi. Commenta il CEO della fiera Dornscheidt: “La fiducia è tornata a correre nel settore e il boot, quale polo fieristico europeo centrale per la nautica e gli sport acquatici, ne approfitta particolarmente.” Con il nuovo sistema di eTicket i visitatori possono stampare i biglietti d’ingresso comodamente da casa con un risparmio rispetto al costo del biglietto alla cassa. Fa il suo debutto l’Underwater Pixel World sulla fotografia e le riprese subacquee.
Al boot 2012 sono attesi 40 superyacht, di cui 30 arrivati autonomamente navigando sul Reno. Il motto “Vivere gli sport acquatici a 360°” si estende anche al World of Paddling. Il corso di un fiume lungo 90 metri, largo 3 e profondo 40 centimetri ora serpeggia tra paesaggi rocciosi e sfocia in due grandi laghi. I visitatori sono entusiasti di questo nuovo percorso per le canoe. Anche il centro per lo sport subacqueo è dotato di una vasca più grande che consente immersioni ancora più sportive. Dal 2012 si registra anche una crescita costante dell’offerta di multiscafi. Un talento del windsurf solo 17enne conquista il titolo di “Surfer of the year” e acquista popolarità anche a livello internazionale: Philipp Köster vince per la prima volta il titolo mondiale e diventa un’acclamata star mediatica. Al boot i campioni mondiali di canoa svelano la flotta che parteciperà ai Giochi Olimpici di Londra.
“Sport acquatici e mobilità” è un nuovo mondo tematico presentato al boot 2013, interamente imperniato sulla nuova regolamentazione dei 15 CV emanata in Germania: a partire dalla stagione degli sport acquatici di quell’anno è consentito guidare senza patente anche imbarcazioni con motore fino a 15 CV. Vanno di moda action cam e fotocamere per l’attività outdoor. Il boot amplia pertanto la gamma di offerte nella “Water Pixel World”. Ancora una volta approdano nel padiglione 6 degli yacht di lusso 40 grandi yacht. Quello più lungo misura 30 metri e arriva a Düsseldorf dai cantieri britannici Princess di Plymouth.
Anche nel 2014 la navigazione senza patente da un netto impulso al mercato delle piccole imbarcazioni e dei motori. Con il “Refit Center”, in cui gli appassionati del fai da te possono ottenere consigli e suggerimenti per mantenere e incrementare il valore delle proprie imbarcazioni, e la “scuola di vela del boot” i mondi tematici del Salone nautico salgono ora a 18. Philipp Köster, che nel frattempo si è affermato nel mondo del surf, è eletto per la terza volta “Surfer of the Year”. Per la prima volta il logo del boot compare nel cuore della grande ruota panoramica “Wheel of Vision” sulle rive del Reno a Düsseldorf.
L’edizione 2015 saluta il suo pubblico con “Benvenuti nel boot.club”. La nuova grande comunità Internet attira con informazioni aggiornate su quanto accade intorno al boot e a speciali iniziative per i soci. Oltre a biglietti d’ingresso scontati vi sono anche fantastiche iniziative nel corso dell’anno di cui beneficiano i soci del club. Che si tratti di sconti sulle proiezioni dell’Ocean Film Tour, sui noleggi di case galleggianti o sull’abbigliamento trendy da sub, l’adesione al boot.club rappresenta un grande vantaggio e un’ottima risorsa per gli appassionati di sport acquatici. Il boot.club riscuote subito grande successo e al termine del boot 2015 conta già 30.000 soci. Il boot 2015 vede tra i suoi illustri ospiti la famosa attivista ambientale britannica Emily Penn e la cantante rock austriaca Christina Stürmer.
Cambio della guardia al boot: nel 2016, Petros Michelidakis, manager esperto nel settore fieristico e appassionato amante degli sport acquatici, succede a Goetz-Ulf Jungmichel alla guida del boot. Per la prima volta nella sua storia il boot supera i 1.800 espositori. Il nuovo “Powerboat World” nel padiglione 4 è un’ampia vetrina sul tema motoscafi da competizione. La Blue motion night nel padiglione 6 attira molti ospiti VIP: tra gli altri l’ex pilota Jochen Mass, il pilota di motonautica Roger Klüh, la conduttrice televisiva Panagiota Petridou, l’attore Götz Otto, il calciatore David Odonkor e la modella Alessandra Meyer-Wölden.
Attrazione per i surfisti al boot 2017: per la prima volta in una fiera dedicata agli sport acquatici si cavalca l’onda indoor. A renderlo possibile è “THE WAVE”. L’onda statica larga nove metri e alta 1,50 attira i professionisti del surf e i surfisti in erba. L’accompagna la nuova campagna pubblicitaria del boot: “Play Now”. È movimentata e autentica ed evoca una gioia di vivere vera, emozionante ed entusiasmante, ma anche un clima vacanziero rilassato. Dopo aver visitato il boot come atleta olimpico attivo negli anni ’90, il principe Alberto II di Monaco ora promuove attivamente al boot il suo impegno per la tutela del mare. Insieme a Messe Düsseldorf e alla Deutsche Meeresstiftung, nel corso della Blue motion night istituisce il premio “ocean tribute” Award, che viene conferito nelle categorie progetti sociali, scientifici e industriali per premiare idee e prodotti innovativi volti alla tutela delle acque. Con oltre 1.800 espositori provenienti da 70 nazioni il boot è più internazionale che mai.
Nel 2018 il Beachworld si trasferisce nel luminoso padiglione 8a. “THE WAVE” e il Flatwater Pool, esteso a 65 metri, si trovano per la prima volta riuniti nello stesso padiglione e, in un ambiente da surf da sogno, offrono azione allo stato puro. Celebra il suo debutto, la disciplina del tow-in windsurf con salti spettacolari. Il “Dive Center” risplende nel suo nuovo look. Con le sue capanne in bambù e le palme, il cuore del padiglione 3 assomiglia ora a un autentico centro di attività subacquee del Pacifico. La tutela del mare è il tema dominante del Salone. Il premio “ocean tribute” Award viene consegnato nel corso della Blue motion night. I vincitori sono: nella categoria “Progetti industriali”, Friedrich J. Deimann per lo sviluppo delle “Green Boats”. Grazie all’impiego di materiali moderni e sostenibili rappresentano un’alternativa agli yacht realizzati con materiali plastici tradizionali, alle tavole da surf e altri prodotti in materiale plastico. Invece della fibra di vetro si utilizzano fibre di lino sostenibili e al posto delle resine poliuretaniche basate sul petrolio Green Boats impiega resine basate sull’olio di lino. Laddove entrano in gioco materiali sandwich, la giovane impresa impiega sughero o pannelli a nido d’ape di carta. Rispetto a imprese con metodi di lavorazione tradizionali, Green Boats risparmia almeno l’80% di CO2 nella produzione di articoli per gli sport acquatici. L’Ocean Foundation, vincitrice del premio nella categoria “Progetti scientifici”, grazie alla sua International Ocean Acidification Initiative (Iniziativa internazionale sull’acidificazione degli oceani) crea una rete di scienziati che ha il compito di osservare, comprendere e riferire all’Ocean Foundation l’andamento della composizione chimica dei mari. Il premio è stato conferito ad Alexis Valauri-Orton in qualità di rappresentante dell’Ocean Foundation. Con la sua iniziativa ha formato oltre 40 scienziati e manager di risorse in 19 paesi. Fairtransport, un’impresa di trasporto di Den Helder in Olanda, si è aggiudicato il premio nella categoria “Progetti sociali”. Invece di trasportare i prodotti equosolidali in modo tradizionale, l’azienda trasporta le merci selezionate verso l’Europa su navi commerciali a vela. L’obiettivo è di creare una rete commerciale ecosostenibile con prodotti equosolidali. Al momento si utilizzano per il trasporto due antichi velieri tradizionali. Fairtransport sta lavorando al fine di sostituire i due velieri da carico con moderne navi commerciali con propulsione a vela. L’azienda olandese è la prima impresa di trasporto al mondo a emissioni zero. Sono sempre più numerose le celebrità votate alla difesa del mare che presentano i propri progetti al Salone. Al boot 2018 sono presenti gli attori Sigmar Solbach e Hannes Jaenicke per presentare le loro iniziative in difesa di delfini e squali. Grazie al nuovo padiglione Beach World il boot attira di nuovo le star del surf: gli atleti Robby Naish e Björn Dunkerbeck s’incontrano a Düsseldorf. La star di serie tv d’azione Daniel Roessner (Squadra Speciale Cobra 11) ci racconta della sua nuova vita rilassata in una casa galleggiante, mentre Till Demtröder, attore noto per la serie tv tedesca “14º Distretto” o per il ruolo di Old Shatterhand recitato durante il Karl-May Festival di Bad Segeberg 2016, è il nuovo ambasciatore dei soccorritori marittimi e al boot è protagonista di una sessione di autografi. Il boot Düsseldorf quest’anno chiude i battenti con un risultato record: 1.923 espositori provenienti da 68 Paesi si presentano su una superficie espositiva di 220.000 metri quadrati. Un andirivieni frenetico ha animato i corridoi dei 16 padiglioni fieristici con 247.000 visitatori provenienti da 102 Paesi.